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Protagonista nel look delle star del cinema e della musica, immancabile accessorio per un outfit alla moda, il cappello è, oggi come ieri, un elemento di stile che veste con creatività le teste di uomini e donne. E Palazzo Pitti gli dedica una mostra, che ripercorre una lunga storia fatta di arte, moda e stravaganza, aperta fino a maggio 2014.

Voglia di cappello! Chic, stiloso, eccentrico, giovanile… Quante anime ha questo accessorio? E’ certo però che oggi il copricapo è concepito sempre di più come un accessorio indipendente, capace di caratterizzare da solo lo stile di un outfit.

A dargli forza sono le scelte di stile di alcune celebrità, che ne hanno fatto un vero e proprio oggetto di culto nella costruzione del loro look.

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Jonnhy Depp sfoggia un’invidiabile collezione di borsalini, ed è ormai difficile trovare delle sue foto ufficiali senza cappello.

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I copricapi di Madonna hanno fatto scuola. Oggi le sue preferenze sono orientate verso cappelli neri a larghe tese.

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Kate Middleton è una vera appassionata di modelli “creativi“, che indossa sia nelle occasioni ufficiali che nella vita privata.

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Lady Gaga si diverte a reinventare costantemente il proprio look con parrucche e copricapi alla moda, come la “bombetta” della foto.

Ma il cappello ha una vita lunga e straordinaria, oggetto in questi giorni di una mostra unica nel suo genere, “Il cappello tra arte e stravaganza”, aperta dal 3 dicembre al 18 maggio 2014 presso la Galleria del Costume di Palazzo Pitti a Firenze.

La mostra ripercorre la storia recente del cappello non solo come fattore moda ma anche e soprattutto come oggetto d’arte, e ospita una straordinaria carrellata di copricapi – esposti come vere e proprie “opere d’arte” – frutto della creatività delle più prestigiose maison internazionali e insieme dei tradizionali laboratori artigianali toscani.

Sono presenti quindi le creazioni delle più grandi firme della moda, quali Dior, Givenchy, Chanel, Yves Saint Laurent, Prada e Ferré e al tempo stesso si rende omaggio ai manufatti di modisterie italiane e fiorentine molto meno conosciute, ma che hanno dato un contributo altrettanto significativo all’evoluzione del cappello nella storia della nostra cultura.